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Lavoratori in smart working: come funziona in questo caso il medico competente?

Uno dei cambiamenti più diffusi nel mondo lavorativo con l’avvento del Covid-19 è stato sicuramente quello della pratica dello Smart Working, ormai diventato uno strumento diffuso al pari del tradizionale lavoro in presenza. Sempre più aziende scelgono infatti di far lavorare i propri dipendenti da casa e dunque il quesito sorge spontaneo: il datore di lavoro è obbligato ad effettuare la sorveglianza sanitaria anche per i dipendenti che svolgono le proprie mansioni da casa? Il Ministero del Lavoro ha chiarito ogni dubbio emanando un'apposita circolare, sottolineando come la sorveglianza sanitaria sia necessaria per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori che svolgono la propria attività lavorativa, anche da casa. Il Ministero, ha poi precisato che il medico competente è responsabile di effettuare la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori in Smart Working e di adottare le misure necessarie per prevenirli.

La valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori in Smart Working deve essere svolta in modo periodico, tenendo conto delle specificità del lavoro svolto da ciascun dipendente e delle modifiche apportate all'ambiente di lavoro domestico. Il medico competente deve inoltre fornire indicazioni sulle attrezzature e sugli strumenti necessari per svolgere la propria attività lavorativa in modo sicuro e salutare.

E se i lavoratori in Smart Working non sono nella stessa città o regione rispetto alle sedi aziendali? La prestazione di sorveglianza sanitaria è un diritto per tutti i lavoratori subordinati che svolgono un lavoro continuativo a distanza, come previsto dall’articolo 3 comma 10 del DL n. 81/2008, indipendentemente dall'ambiente in cui avviene e quindi, secondo la legge, per le aziende con più unità produttive o gruppi d'imprese, il datore di lavoro può nominare più medici competenti, a patto che uno di loro venga designato come medico coordinatore, questo proprio per permettere di coprire più aree geografiche e raggiungere ogni lavoratore. Tutto ciò vale anche se i lavoratori svolgono la propria attività lavorativa da casa solo in modo occasionale o per un periodo limitato di tempo.

Queste novità sottolineano quanto garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori contribuisca a prevenire eventuali infortuni o malattie professionali e diventa perciò fondamentale per i datori di lavoro altrimenti sanzionabili, seguire le indicazioni del Ministero per garantire la sorveglianza sanitaria a tutti i propri dipendenti.

Noi di Forgest da 30 anni mettiamo a disposizione il nostro personale specializzato nel servizio di Sorveglianza Sanitaria, che offre assistenza a 360° su tutto il territorio nazionale e per realtà articolate su più sedi. Ci proponiamo come unico interlocutore per la gestione di tutte le attività. Siamo al fianco dei clienti dalla nomina del medico competente alla redazione dello scadenzario degli accertamenti, gestiamo il Piano Sanitario ed effettuiamo la prenotazione delle visite diagnostiche con consegna referti al medico competente. Disponiamo di una piattaforma informatica per la gestione delle attività di sorveglianza sanitaria e facciamo sia consulenza per la valutazione dei rischi da esposizione che pianificazione per quanto riguarda le visite periodiche, pre-assunzioni e specialistiche per i lavoratori “esposti”.

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